La Settimana Santa di Siviglia commemora passione, morte e resurrezione di Cristo, tra Domenica delle Palme e Pasqua.
Le confraternite di tutti i quartieri, alcune molto antiche, realizzano l’itinerario dalla stazione della penitenza alla Cattedrale, con centinaia di nazareni e fratelli che accompagnano le immagini sacre durante le processioni. 
Inizialmente le confraternite di Siviglia realizzavano il loro percorso nelle vicinanze delle chiese in cui avevano sede. Nel 1604 venne stabilito l’obbligo secondo il quale tutte le confraternite dovevano concludere la processione raggiungendo la Cattedrale, salvo quelle residenti a Triana che dovevano invece dirigersi alla chiesa di Sant’Anna. Nel 1830 la Hermandad de la O fu la prima ad attraversare l’allora esistente ponte di barche per dirigersi anch’essa alla cattedrale.
Le processioni della Settimana Santa di Siviglia comprendono raffigurazioni sui pasos, o vare, ovvero i carri trionfali che sono delle vere e proprie opere d’arte, elaborate per l’occasione.
I portatori, detti costaleros, sono i confratelli che portano in processione le vare, stando sotto la struttura di sostegno e nascosti da grandi falde che ornano il carro. La squadra di costaleros può essere formata da 30 o 40 persone che in vari luoghi previamente stabiliti cambiano di turno con i sostituti detti relevos. L’incedere delle vare della Settimana Santa di Siviglia è diretto dai capataz (lett. caposquadra) che camminano all’esterno delle falde, davanti al carro, assistiti da contro-guide e aiutanti, situati sugli angoli.
I carri trionfali di solito sono accompagnati da bande musicali che interpretano le marce tipiche delle processioni durante l’itinerario; alcuni tuttavia non hanno alcun accompagnamento, altri solo un trio di strumenti a fiato.
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